Queste azioni devono comprendere:
1. un piano anticiclico straordinario finanziato con risorse europee che preveda l’emissione di emissione di debito europeo
2. Interventi urgenti per il sostegno finanziario delle imprese piccole, medie e grandi attraverso che prevedano:
- la sospensione immediata per tutte le imprese, a prescindere dalle soglie di fatturato, dei i versamenti fiscali e contributivi di prossima scadenza e un allungamento del periodo di rateizzazione;
- la concessione, a richiesta ma senza obblighi documentali, del pagamento diretto da parte dell’INPS delle integrazioni salariali anche per le imprese che hanno riduzioni o sospensioni di orario con intervento della cassa integrazione COVID 19;
- il rafforzamento del Fondo di Garanzia per offrire supporto incondizionato a PMI e Mid Cap;
- misure straordinarie per la liquidità delle imprese, anche medie e grandi, che consentano di guadagnare tempo grazie alla garanzia dello Stato e attivando risorse europee attraverso il ruolo di CDP, BEI e FEI;
- un forte sostegno per le imprese strategiche, che accanto a linee di credito per liquidità, preveda, in caso di difficoltà, la possibilità di un ingresso temporaneo dello Stato nel capitale;
3. modifiche al contesto regolatorio europeo e nazionale
Per sostenere le imprese con tempestività e incisività nella fase di emergenza è in particolare indispensabile:
- intervenire sulla regolamentazione finanziaria per alleggerire i requisiti prudenziali favorire i nuovi finanziamenti bancari ed eventuali misure di tolleranza sui prestiti in essere alle imprese danneggiate dal Covid-19;
- potenziare ulteriormente il nuovo Temporary Framework sugli aiuti di Stato approvato dalla Commissione Europea per dare ulteriore forza agli interventi di garanzia;
- definire strumenti europei e nazionali per semplificare il riconoscimento di COVID 19 quale causa di forza maggiore ai fini dell’esecuzione dei contratti;
- introdurre misure di carattere organizzativo per semplificare la gestione dell’emergenza e il rilancio degli investimenti pubblici;
4. la creazione di un Comitato Nazionale per la tutela del lavoro, che rappresenti un luogo permanente di confronto politico ed economica e che intervenga con immediatezza individuando le azioni, le soluzioni e le risorse di volta in volta necessarie affrontare l’emergenza nella sua evoluzione.