Il Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmatoI i nuovo DPCM 11 marzo 2020 dispone, fino al 25 marzo, ulteriori misure urgenti per il contenimento e la gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-19 su tutto il territorio nazionale.
Il testo prevede che:
- fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità (alimentari, supermercato, farmacie, e-commerce, edicole, lavanderie), sono sospese tutte le attività commerciali al dettaglio, i servizi di ristorazione, i servizi alla persona;
- restano garantiti, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie, i servizi bancari, finanziari, assicurativi nonché l’attività del settore agricolo;
- il trasporto pubblico locale è riprogrammato al solo fine di assicurare i servizi minimi essenziali.
In ordine alle attività produttive e professionali il DPCM non ne sospende lo svolgimento, ma raccomanda che:
- sia attuato il massimo utilizzo da parte delle imprese di modalità di lavoro agile;
- siano incentivate le ferie e i congedi retribuiti;
- siano sospese le attività dei reparti aziendali non indispensabili alla produzione;
- siano assunti protocolli di sicurezza anti-contagio e, laddove non fosse possibile rispettare la distanza di un metro, con adozione di strumenti di protezione individuale;
- siano incentivate le operazioni di sanificazione dei luoghi di lavoro, anche utilizzando forme di ammortizzatori sociali;
- per le sole attività produttive, si raccomanda che siano limitati al massimo gli spostamenti all’interno dei siti e contingentato l’accesso agli spazi comuni (per questi ultimi due punti si favoriscono, limitatamente alle attività produttive, intese tra organizzazioni datoriali e sindacali).
Lo Staff di ASSOMAC