3- Gli indicatori chiave dell’impatto ambientale

10 April 2019

Terzo articolo nel quadro di “Supplier of Sustainable Technology”.

Con l’Accordo di Parigi, il patto internazionale sul clima più importante degli ultimi anni, i governi del mondo si sono impegnati a mantenere al di sotto dei 2 °C l’aumento della temperatura rispetto ai livelli pre-industriali, e con un obiettivo ottimale di non superare gli 1,5 °C. È un compito che coinvolge anche la moda. Il ruolo dell’industria globale dell’abbigliamento e delle calzature si è esteso ben oltre il livello della semplice soddisfazione dei bisogni umani. Il rapporto con la moda nelle nostre vite ha un impatto significativo sulle risorse del pianeta. Mentre affrontiamo urgenti sfide ambientali e sociali dovute al cambiamento climatico e all’esaurimento delle risorse, l’efficacia delle soluzioni dipenderà dalla creatività, dall’innovazione e dall’audacia così caratteristiche dell’industria della moda. È tempo che le imprese cambino direzione. Per fare questo, cioè per ridurre l’impatto ambientale, bisogna prendere le misure del problema. Questo articolo ha lo scopo di informare sull’impatto ambientale delle industrie collegate alle calzature attraverso l’intera catena del valore. I dati sono ricavati dal World Apparel and Footwear Lifecycle Database. L’obiettivo è duplice: conoscere i dati, che ci possono fornire una visione credibile e aggiornata del settore, e quindi agire per ridurre la nostra quota d’impatto nel senso indicato dal rapporto speciale pubblicato dal Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (Intergovernmental Panel on Climate Change, IPCC) nell’ambito dell’Accordo di Parigi. 

L'impatto ambientale delle industrie che producono calzature si studia osservando il ciclo di vita dei prodotti, che possiamo suddividere in sette diverse fasi, dalla materia prima fino a quando le scarpe si buttano via dopo che sono state indossate tanto da rovinarsi o fino a quando chi le indossa non si stanca di loro. Si ottengono così dei risultati misurabili in emissioni di gas a effetto serra, Greenhouse Gases (GHG in inglese), per ogni fase del ciclo di vita. L'industria calzaturiera è responsabile dell'1,4% delle emissioni globali di GHG, equivalenti a 700 milioni di tonnellate di CO2-eq, ossia COequivalente, l'unità di misura che permette di pesare insieme le emissioni dei vari gas serra aventi differenti effetti sul clima.

Oltre il 60% delle emissioni proviene da due fasi: produzione ed estrazione di materie prime.

  1. Ricavare le materie prime per le scarpe, produce il 20% di emissioni.
  2. Filatura, tessitura e concia, il 14% di emissioni.
  3. Produrre le parti necessarie per le scarpe, attraverso processi di taglio e il collegamento tra tutti i componenti, il 43%.
  4. Cucire e assemblare le calzature impatta per il 20%.
  5. La produzione di scatole per le scarpe, 1%.
  6. I trasporti fino ai negozi, il 2%.
  7. La raccolta e la gestione di prodotti di calzature alla fine della loro vita utile (incenerimento e messa in discarica) ha un impatto assolutamente irrilevante, quindi 0%.

 

Figura 1: impatto sul clima delle calzature

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I dati riportati sopra sono valori macro, sulla media delle categorie di calzature, ma ci sono differenze a seconda dei materiali con cui sono fatte le scarpe. Ad esempio, per le scarpe sintetiche e tessili, la fase di produzione rappresenta la più grande area d'impatto. Tuttavia, per le scarpe in pelle, le fasi di estrazione e lavorazione delle materie prime (concia) rappresentano oltre il 50% del loro impatto sul clima.

Come è stata calcolata la media?

Nello studio di “quantis” [1] citato nell’articolo 1 i dati di riferimento sono quelli del World Footwear Yearbook del 2012, quando a livello globale il consumo di calzature aveva raggiunto le 2,86 paia a persona (6,98 paia negli USA, 2,1 paia in Europa e 1,97 in Cina). In quel contesto, il mix di prodotti era così composto: 57% scarpe di materiale sintetico, 25% in pelle e 18% in tessuto, cotone ma anche diverse fibre. Le scarpe in pelle, che rappresentano solo il 25% del totale, contribuiscono tra il 30% e l’80% all’impatto globale, le scarpe sintetiche tra il 12% e il 54%, mentre quelle di tessuto tra il 6% e il 21%, a seconda della categoria d’impatto e della distribuzione dei componenti nella calzatura.

Quando si guarda all’estrazione di materia prima, le calzature in pelle presentano l’impatto più alto sull’ecosistema a causa dell’allevamento, il cui impatto ambientale viene calcolato pro quota anche sui sottoprodotti come la pelle. Invece, le scarpe sintetiche hanno l’impatto più alto nei materiali di polietilene e poliestere, a causa dell’esaurimento delle risorse di origine fossile, mentre quelle in tessuto hanno il loro punto di maggior impatto nella coltivazione del cotone.

Osservando nei dettagli la produzione di scarpe in pelle, si evince che le operazioni connesse a questa materia prima impattano per il 50% del loro totale. E la concia al cromo genera tra il 5% e il 35% dell’impronta di carbonio emessa dalle calzature in pelle.

Qui sotto, le tabelle indicano i dati macro che riguardano le quantità di materiali e componenti utilizzati per i diversi tipi di calzature. Su questi dati si basano i calcoli in percentuale delle emissioni di carbonio riportate nell’articolo.

Nel prossimo articolo vedremo i futuri scenari di riduzione dell’impatto.

 

Tabella 1: Mix di calzature

PRODUZIONE

SCARPE IN PELLE

SCARPE SINTETICHE

SCARPE IN TESSUTO

TOTALE

Milioni di ton.

5,39

12,05

3,82

21,27

Milioni di paia

5.395

12.047

3.825

21.266

%

25%

57%

18%

100%

Commenti:
Non sono presi in considerazione gli sprechi. Tutte le calzature prodotte sono utilizzate durante l’intero ciclo di vita (produzione dei componenti, montaggio, rifinitura e imballo). In media un paio di scarpe pesa Kg. 1,00

 

Tabella 2: Materiali e componenti per le scarpe in pelle

SCARPE IN PELLE MATERIALI QUANTITÀ UNITÀ COMMENTI
Estrazione delle materie prime EVA (Copolimero etilene vinilacetato) 2,00 Mt (milioni di ton.)  Materiale per intersuola (37%)
Trasformazione delle materie prime Gomma  0,97 Mt  Materiale per suola (18%)
Pelli grezze 11,87 Mt Materiale per tomaia (40%)
Pelli conciate 1.541,35 Milioni di m2 Conversion da pelle grezza a pelle conciata: m1 = kg. 7,7 di pelle conciata

 

Tabella 3: Materiali e componenti per le scarpe sintetiche

SCARPE SINTETICHE MATERIALI QUANTITÀ UNITÀ COMMENTI
Estrazione delle materie prime EVA (Copolimero etilene vinilacetato) 6,87 Mt (milioni di ton.)  Materiale per intersuola (57%)

Trasformazione delle materie prime

Gomma  2,17 Mt  Materiale per suola (18%)
Poliesteri  1,51 Mt  Materiale per tomaia (25%)
Poliuretano  1,51 Mt 

Filature e tessitura delle fibre di poliestere e poliuretano

3,01 Mt

 

 

Tabella 4: Materiali e componenti per le scarpe in tessuto

SCARPE IN TESSUTO MATERIALI QUANTITÀ UNITÀ COMMENTI
Estrazione delle materie prime EVA (Copolimero etilene vinilacetato) 2,18 Mt (milioni di ton.)  Materiale per intersuola (57%)
Gomma  3,24 Mt  Materiale per suola (18%)
Cotone  0,96 Mt 

Materiale per tomaia (25%)

Trasformazione delle materie prime

Filatura delle fibre di cotone 

0,96 Mt 

 

Trasporti

I trasporti per la distribuzione rappresentano il 12% di tutti i trasporti coinvolti nel ciclo vita, con l’8% relativo alle spedizioni per via aerea

Il peso di un imballo per un paio di scarpe è stimato g. 178, quindi scarpe + scatola = kg. 1,178

 

Fonti:
Manufacturing-focused emissions reductions in footwear production 

World Footwear Yearbook 

World Apparel & Footwear Lifecycle Database (WALDB)


report sostenibilità

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