La contrapposizione tra pelle e materiali alternativi è fuorviante: quello che conta è decarbonizzare la filiera, accelerare un sistema circolare e tutelare i lavoratori
La domanda è: se la pelle sarà espulsa dall’ecosistema della moda, che cosa verrà dopo? Alcune certificazioni di marchi di moda distraggono dal vero impatto ambientale. Resta attuale la necessità di standardizzare e misurare la sostenibilità in modo univoco. A sostegno degli standard universali di misura degli impatti c’è il fatto che navigare nel panorama della moda è complicato, ma il desiderio di acquistare meglio è vivo e vegeto. A ostacolare le certificazioni universali ci sono diverse circostanze politiche ed economiche oggettive. Schemi di certificazione, tutti questi modi di comunicare l'impatto basati sul marchio banalizzano le realtà della catena di approvvigionamento: occorre ricreare il futuro semplicemente iniziando a misurare la riduzione di energia e di acqua utilizzate
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