Good Clothes, Fair Pay è una campagna che chiede una legislazione sui salari dignitosi in tutto il settore dell'abbigliamento, del tessile e delle calzature. È una iniziativa dei cittadini europei (ICE), supportata da organizzazioni come Clean Clothes Campaign, ASN Bank, Fair Wear Foundation e Schone Kleren Cmpaigne.
L’iniziativa dei cittadini europei (ICE) è uno strumento di democrazia partecipativa che consente ai cittadini di suggerire modifiche legislative concrete in qualsiasi campo in cui la Commissione europea ha il potere di proporre atti legislativi.
Il motivo dell’iniziativa Good Clothes, Fair Pay è che i lavoratori dell'industria tessile e dell'abbigliamento non possono sopravvivere con il salario minimo che ricevono. Negli ultimi anni sono stati compiuti sforzi volontari per cambiare questa situazione, ma questi si sono rivelati insufficienti", ha affermato Kirsten Kossen, consulente per i diritti umani presso ASN Bank.
La proposta afferma, tra le altre cose, che le aziende dovrebbero mettere insieme un piano che definisca come garantiranno ai dipendenti dell'intera catena di guadagnare un salario di sussistenza. Devono anche annunciare in quale fabbrica vengono fabbricati i loro vestiti, quali prodotti producono lì, quante persone impiegano e qual è il loro stipendio iniziale.
In seguito all’iniziativa, la Commissione Europea si è sensibilizzata ad affrontare un disegno di legge. La Commissione ha affermato che le aziende che vendono abbigliamento, scarpe o tessuti in Europa sono responsabili del pagamento di un salario di sussistenza nella loro catena di produzione. Gli indumenti sono realizzati principalmente in paesi a basso salario come il Bangladesh, la Cambogia e l'Indonesia. I lavoratori tessili in questi paesi vivono in povertà.
Il gruppo di cittadini europei che ha lanciato la campagna per una legge europea sui salari della supply chain, Good Clothes, Fair Pay, nell'industria globale dell'abbigliamento, del tessile, della pelle e delle calzature, spera di raccogliere 1 milione di firme in un anno.
Il sistema funziona così: per lanciare un'iniziativa, sono necessari sette cittadini dell'UE, che risiedono in almeno sette diversi Stati membri. Una volta che un'iniziativa raccoglie un milione di firme con soglie minime raggiunte in almeno sette paesi, la Commissione Europea deve decidere se intervenire o meno. Se la Commissione decide di avanzare una proposta legislativa, prende il via la normale procedura legislativa: la proposta della Commissione è sottoposta al legislatore (in genere Parlamento europeo e Consiglio o in alcuni casi solo il Consiglio) e, se adottata, diventa legge.