Il Marocco e la Cina hanno rafforzato la loro cooperazione quando hanno firmato il piano di attuazione congiunto della Belt and Road Initiative.
Nasser Bourita, il ministro degli Affari esteri marocchino e il vicepresidente Ning Jizhe della Commissione nazionale cinese per la riforma e lo sviluppo, hanno firmato il piano congiunto di attuazione della cintura e della strada.
Lanciato nel 2013 con il nome One Belt, One road, il piano mira a facilitare il commercio una cooperazione tecnologica facilitare il commercio, la ricerca e la cooperazione tecnologica; suggella una partnership strategica tra i due paesi.
Partnership strategiche con i paesi africani
Una volta attuato, l’accordo dovrebbe vedere le due nazioni creare joint venture nel settore energetico. La Cina promette inoltre di incoraggiare le imprese cinesi a investire in Marocco, concedendo fondi per grandi progetti di sviluppo nel paese africano. Il Marocco è stato il primo paese magrebino ad aderire all’iniziativa Belt and Road.
La convenzione firmata da Marocco e Cina prevede anche l’inclusione dell’Africa per formare una cooperazione tripartita nel settore dello sviluppo sostenibile. È nel continente che il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi, ha iniziato martedì 4 gennaio il suo tradizionale primo viaggio all’estero dell’anno.
Cina e Marocco
Negli ultimi cinque anni i rapporti tra Cina e Marocco hanno visto un’impennata rilevante sul piano commerciale. Nel 2016, durante una visita del sovrano marocchino Mohammed VI a Pechino, i due paesi hanno stipulato una serie di accordi preparatori, a partire dall’allentamento delle restrizioni sui visti per i cittadini cinesi.
L’anno successivo il Marocco è divenuto il primo paese dell’Africa occidentale a firmare il memorandum d’intesa sulle vie della seta. Dal 2017 gli scambi commerciali sino-marocchini sono cresciuti di circa il 50%. A far gola alla Cina è soprattutto il porto di Tangeri, principale hub di distribuzione merci del continente. I due paesi hanno raggiunto un accordo su una quota del 35% riservata alle aziende cinesi per la costruzione di un nuovo polo tecnologico nella città di Ain Dalia: la Tangier Tech City, progetto da circa 10 miliardi di dollari.
L’intenzione del Marocco è convogliare gli sforzi per le nuove vie della seta per la costruzione di ferrovie verso le regioni meridionali, al fine di agganciare il Sahara occidentale al resto del paese. Oppure attraverso la realizzazione, tramite crediti cinesi, di un terminal per il gas naturale liquefatto, su cui Rabat sta reimpostando la propria traiettoria energetica da quando a ottobre l’Algeria ne ha privato il passaggio del gasdotto Maghreb-Europa.