LA CINA PIANIFICA IL SUO PRIMO "DATA PORT GRATUITO" A GUANGZHOU

24 Gennaio 2022

Pechino punta sul controllo totale dei flussi di informazioni transfrontaliere. Per questo la Repubblica Popolare Cinese, spiega il Morning Post, costruirà un “porto di libero scambio per i dati” nel distretto di Nansha (a Guangzhou, nel Guangdong) entro il 2025. La struttura fungerà da progetto pilota per il trasferimento delle informazioni digitali tra la Cina e il resto del mondo.

 

  • Il porto internazionale di libero scambio dei dati di Nansha sarà il progetto di prova del paese per il trasferimento di dati transfrontaliero
  • Il progetto dovrebbe svolgere un ruolo importante nei futuri scambi di dati tra la Cina e il mondo esterno in mezzo a normative più severe

 

Lo scopo di Pechino è creare un primo collo di bottiglia tramite cui trattenere i dati sensibili per il proprio interesse nazionale. Dal 2017 in poi, il governo cinese ha adottato tre leggi a riguardo, rispettivamente sulla cibersicurezza, sulla sicurezza dei dati e sulla protezione delle informazioni personali.

Il progetto pilota di Nansha (del valore di 5 miliardi di dollari) dovrebbe includere un centro dati, un parco industriale per i big data e un laboratorio per le comunicazioni della cosiddetta Baia Allargata, che coinvolge parte del Guangdong, Hong Kong e Macao. Il porto digitale si connetterà alla rete di cavi sottomarini diretta verso l’estero.

Non è un caso che Pechino abbia scelto di allestire una simile struttura proprio a Guangzhou. Nella parte sudorientale della Repubblica Popolare si concentrano la maggior parte dei “suoi” colossi tecnologici, a cominciare da Alibaba e Tencent.

In più, Guangzhou è a pochi chilometri da Hong Kong che, malgrado le forti tensioni interne, resta punto di accesso privilegiato delle multinazionali straniere che desiderano investire in Cina. Ed è quindi un teatro rilevante per la competizione tecnologica tra Pechino e Washington.


Paese: Cina

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