Dior e Dainese iniziano la Paris Fashion Week con il desiderio di sopravvivere

22 Marzo 2022

Dior ha lanciato la moda come mezzo di sopravvivenza, lanciando la Paris Fashion Week in pieno svolgimento con una scaletta di classici della casa, rielaborati con preferenze tecniche, associati al logo Dainese, la famosa tuta da moto del 1970: l’alta moda a braccetto con la tecnologia degli air-bag, delle piste conduttive e dei sensori D-Air Lab.

 

Le modelle sono scese in passerella ai Giardini delle Tuileries nella capitale francese, sfilando attraverso una collezione di look eleganti e femminili intrisi di riferimenti all'abbigliamento da lavoro, abbinando abiti trasparenti a giacche e guanti da moto, aggiungendo pratiche tasche alle gonne lunghe e buttandoci sopra gli airbag altri airbag e ancora airbag per le spalle.

Il marchio di proprietà di LVMH è stato il primo grande marchio ad apparire alla Paris Fashion Week, che è durata fino all'8 marzo e copre un mese di eventi di moda a New York, Londra e Milano.

"Penso che esplorare questo tipo di territorio ci aiuti a capire il vero valore della moda", ha detto in un'intervista Maria Grazia Chiuri, designer di abbigliamento femminile per l'etichetta di proprietà di LVMH (LVMH.PA).

"A volte pensiamo alla moda solo con l'idea di abbellire il nostro corpo, non a qualcosa in cui vive il nostro corpo", ha aggiunto.

La designer ha collaborato con D-Air Lab, la start up di Lino Dainese, che produce dispositivi di protezione con airbag progettati per i riparatori di turbine eoliche e indumenti protettivi per la ricerca artica, associati al logo Dainese, la famosa tuta da moto del 1970.

Lino Dainese ha fondato a Molvena, tra febbraio e marzo di 50 anni fa, il brand che ha vestito e protetto i campioni della motocicletta. E nei giorni in cui viene annunciato l’accordo per il passaggio del gruppo Dainese dal fondo mediorientale Investcorp al fondo Usa Carlyle, Lino Dainese continua a spronare la sua startup D-Air Lab, creata nel 2016. Airbag sempre più sofisticati per la sicurezza di lavoratori, runner, anziani, bambini, donne. E sempre nuovi orizzonti. L’ultimo l’alta moda: un accordo con Dior per una collezione autunno inverno 2022/23 all’insegna delle tecnologie firmate D-Air Lab.

Se si pensa alla parola “tecnologia“, la prima immagine che compare è composta da robot, computers e realtà virtuale. Il termine stesso “tecnologia”, però, non fa riferimento solamente a un mondo informatico bensì indica tutte quelle discipline in grado di risolvere problemi pratici per migliorare le nostre vite. Mentre l’influenza digitale ha spesso fatto da padrona in collezioni e sfilate di numerosi designer, con risultati più o meno soddisfacenti, l’applicazione di tecnologie specifiche e tecniche “di nicchia” legate ad altri settori è ben più rara. A colmare questo vuoto è arrivata però Maria Grazia Chiuri, che ha deciso di inserire alcuni capi in collaborazione con D-Air Lab nella sua collezione per la maison Dior.

La tecnologia D-air che dà il nome all’azienda D-air Lab, venne introdotta nel 2000 come evoluzione dei primi paraschiena; l’airbag per la protezione del corpo umano fu una rivoluzione in termini di sicurezza e per questo viene tuttora molto utilizzato nel settore motociclistico. Con il tempo, Dainese prima e D-Air Lab dopo, hanno continuato la ricerca e dimostrato le numerose possibili applicazioni delle tecnologie inventate: nel 2007 venne introdotta una tuta in grado di pressurizzare il corpo degli astronauti senza limitarne i movimenti; tra il 2011 e il 2012 ci furono nuove versioni del D-air per lo sci alpino e per l’impiego stradale; nel 2018 invece “Workair“, il primo airbag per la protezione dei lavoratori.

L’obiettivo di D-Air Lab è quindi sì quello di trasferire tale tecnologia a contesti di vita quotidiana, creando “vestiti intelligenti“, ma anche di fare in modo che la protezione non venga percepita da chi la indossa. L’ergonomicità dei prodotti è infatti uno degli elementi che rende D-Air così all’avanguardia.

A Parigi, il look introduttivo, un abito cablato con tubi fluorescenti, è uscito prima dell'accensione delle luci, ponendo le basi per chi lo ha seguito, mescolando nylon high-tech e cashmere, rete trasparente, giubbotti bar cuciti dotati di sistemi di riscaldamento, corsetti e pantaloncini da ciclismo, dotati di cerchietti futuristici e scintillanti, che poggiavano su trecce fitte, infilate strettamente intorno alla testa.

Lo spettacolo ha attirato una folla di fan urlanti, che si sono precipitati attraverso i giardini pubblici per salutare la star del K-pop Jisoo di Blackpin mentre usciva dal luogo.


Paese: Francia| Italia
Dior| Dainese| tecnologia| Parigi| fashion

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