Decarbonizzazione: neutralità energetica per il trattamento delle acque reflue

17 Marzo 2023

Revisione della Urban Waste Water Directive (UWWD): innalzare gli standard della depurazione europea entro il 2040. I capisaldi sono: estensione del perimetro degli agglomerati soggetti agli obblighi, nuovi limiti di concentrazione degli inquinanti e introduzione di obblighi di trattamento quaternario. A questi si aggiungono i Piani integrati per la gestione dei reflui, l’istituzione della responsabilità del produttore per gli inquinanti rilasciati dai prodotti immessi e la richiesta di neutralità energetica per il trattamento degli effluenti.

 

 

 L’UE ricorda che ci sono nuovi inquinanti emergenti dei quali occorre farsi carico in Europa. Lo indica la recente direttiva sulle acque potabili, che ci chiama a monitorarne presenza e concentrazioni e la nuova proposta di direttiva acque reflue, Urban Waste Water Directive (UWWD), che chiede di rimuovere microplastiche e chimica inquinante nei depuratori, prevedendo trattamenti più incisivi per assicurare che l’acqua reimmessa nell’ambiente non danneggi gli ecosistemi. L’asticella si alza ancora con la seconda direttiva che chiede alla depurazione di raggiungere l’autosufficienza energetica, cioè di contribuire con la produzione di energia rinnovabile alla decarbonizzazione.

Il recupero di fertilizzanti e di energia dai fanghi è l’altra nuova frontiera del servizio idrico: perché le nostre città saranno “smart” solo se saranno capaci di recuperare materie prime seconde, combustibili ed energia dagli scarti.

 


Paese: Italia
Acqua| Urban Waste Water Directive (UWWD)| Acque reflue| effluenti| plastica| Chimica| Unione Europea (UE)| depurazione

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