EL.PA. SERVICE azienda di Altavilla Vicentina leader nel settore dell’automazione conciaria, festeggia il 25° anno di fondazione, a settembre al Simac Tanning Tech di Milano ha presentato il nuovo marchio e il nuovo modello di marketing per l’”Eastern world”. [By MpaStyle]
Il 2022 è un anno importante nella storia della EL.PA. SERVICE, leader nel settore della elettromeccanica conciaria hi-tech, che produce impianti completi ed apparecchiature specifiche per la rifinizione delle pelli. L’azienda di Altavilla Vicentina (Vicenza), fondata nel 1997 da Andrea Pegoraro, attuale titolare, festeggia il 25° di fondazione, in quello che rappresenta un momento di svolta, una nuova “era” anche dal punto di vista dell’immagine, partendo del nuovo design delle macchine, dalla loro colorazione, dal logo del marchio totalmente rivisto, agli investimenti nell’ambito del sito e degli strumenti social.
Nel primo quarto di secolo la EL.PA. SERVICE ha saputo imporsi nel mercato italiano ed estero, in particolare nella progettazione e costruzione di macchine per la rifinizione della pelle e non solo, oltre che di svariate automazioni industriali. La crescita costante del fatturato è avvenuta in virtù di scelte imprenditoriali mirate e spesso innovative, unite alla capacità di rispondere a richieste di supporto tecnico nell’affrontare le esigenze della clientela con rapidità ed efficienza. La costante e progressiva presenza nel campo dei servizi tecnici per l’industria dei pellami ha consentito di acquisire con il passare degli anni un posto di rilievo per molte società conciarie sensibili alla necessità di avere un unico interlocutore in grado di soddisfare le molteplici richieste che la continua evoluzione del mercato richiede.
L’immagine della nuova “era” si potrà ammirare in occasione del Simac Tanning Tech, in programma alla fiera di Milano dal 20 al 22 settembre, dove EL.PA. SERVICE sarà presente come espositore. “Faremo del nostro meglio per allestire uno stand d’impatto – assicura Andrea Pegoraro, in cui presenteremo il nuovo brand grafico con una colorazione, dall’arancione aggiunto al nero che ci identifica da sempre, un contrasto di spicco. In fiera l’obiettivo è soprattutto presentare il nuovo brand, che stiamo definendo in queste settimane al termine di un percorso partito diversi mesi orsono affiancati da uno studio specializzato di professionisti del settore marketing, che ci accompagnerà nelle sfide future. A Milano presenteremo il nuovo modello di marketing per l’”Eastern world”. Nello stand sarà presente un innovativo e moderno “laboratorio”, denominato F.L.L. (Finish Line Lab), rappresentato da una cabina che riproduce in un’unica soluzione l’intero processo produttivo di una linea di rifinizione. Il modello è già presente da qualche anno nel nostro vasto catalogo prodotti, tuttavia le ricerche effettuate durante il lockdown e nei mesi successivi ci hanno consentito di migliorare ed implementare tutti i prodotti della gamma anche dal punto di vista tecnologico e delle performance”.
Cosa vi attendete dalla fiera di settembre a Milano?
“Indubbiamente è una rassegna molto attesa, ma tutto dipenderà da quanti e quali stranieri arriveranno. Gli europei c’erano anche nell’edizione 2021, tuttavia li conosciamo quasi tutti e li possiamo incontrare con viaggi aerei brevi. A fare la differenza sarà l’arrivo o meno degli asiatici, mi riferiscono in particolare a cinesi, indiani, indonesiani e dei vari Paesi di quell’area. Verificheremo anche l’eventuale presenza di operatori dal Sudamerica e dagli Usa. Sempre in fiera presenteremo uno speciale sistema di misurazione della pelle a riflessione: si tratta di un importante evoluzione del nostro sistema denominato Co.Mis. (Controllo Misura), garantiamo un sistema di acquisizione dell’immagine bidimensionale che sa riconoscere la pelle anche quando è stesa su un nastro in tinta con la stessa pelle e/o spalmato dello stesso colore. Sostanzialmente lavoriamo su tutto lo spettro luminoso RGBW e l’infrarosso. In questo modo riusciamo a rilevare ogni singola pelle in modo “assoluto”, attraverso un sistema applicabile su qualsiasi macchina, anche di settori diversi”.
Il marchio EL.PA. SERVICE come è radicato a livello internazionale?
“Nel mondo siamo conosciuti dappertutto, anche se ci sono aree in cui siamo meno presenti. Da decenni facciamo 3-4 fiere internazionali all’anno in presenza. Purtroppo la pandemia, come per tutte le aziende, ha rallentato il trend di crescita, quindi per un anno e mezzo, anche grazie alle agevolazioni Industria 4.0, abbiamo lavorato prevalentemente con il mercato interno. Tuttavia ci siamo tenuti in contatto con tutti clienti, agenti e collaboratori sparsi nel mondo e in questo 2022 ci sono ampi segnali di una ripresa generalizzata, anche se pesano altre dinamiche come i costi delle materie prime e la reperibilità di pezzi e componenti, in particolare il materiale elettronico. Una volta tornati a regime riteniamo che la quota export sarà predominante in percentuale rispetto all’Italia. Stiamo crescendo nel mondo anche per la cooperazione intrapresa con altre aziende per la realizzazione degli impianti di nobilitazione pellame attraverso l’utilizzo della carta release: proprio in questo contesto attorno a metà ottobre provvederemo alla consegna di un impianto per un importatene gruppo estero”.
A proposito di estero: dove avete fatto i maggiori investimenti?
“Nell’estremo Oriente, più precisamente in Indonesia, nella capitale Giacarta, dove stiamo raccogliendo belle soddisfazioni dal punto di vista commerciale. Qui abbiamo stretto una collaborazione con un nostro ex dipendente, Guido Frizzarin, che ha lavorato con noi 11 anni, gestendo il settore commerciale di quelle aree. Nel novembre 2019 abbiamo iniziato una cooperazione a tre (del gruppo fa parte anche un’altra azienda vicentina del settore), per seguire tutti i principali mercati asiatici. Purtroppo il Covid ha rallentato tutto, ma dopo un anno e mezzo in perdita, il progetto è ripartito: il “nostro” ufficio asiatico vanta il controllo diretto di tutti gli agenti dell’area, con la possibilità di spostarsi in tempi rapidi a costi contenuti. In quelle aree abbiamo conservato gli storici agenti, quindi senza creare concorrenza tra loro e il nostro “distaccamento”, anzi per il mercato locale è un forte punto di riferimento. Essere sul posto rappresenta un modello innovativo, difficilmente riproducibile dalla concorrenza, anche per la presenza di artigiani locali esterni che lavorano per noi e di un fornito magazzino per i ricambi. Una struttura snella e vincente, che sta diventando un modello da copiare per diverse realtà”.
E il mercato italiano?
“Come detto nell’ultimo biennio è stato trainante. Riteniamo di poter crescere come fatturato anche nel mercato locale, anche per la nostra presenza in concerie d’élite dei vari distretti e la nostra capacità di rispondere velocemente alle varie richieste dei clienti. Attualmente stiamo installando una linea presso una prestigiosa azienda del settore automotive, che non lavora solo pelli, ma anche tessuti. Il mercato dell’automotive si sta spostando anche su altri materiali oltre alla pelle ed ELPA ha colto prontamente l’opportunità che si è presentata, realizzando la prima linea di rifinizione per sintetico”.
Quali sono le altre novità previste nel 2022 e 2023?
“Disponiamo di un’altra sede dall’altra parte della strada, più grande rispetto a quella attuale, adibita a magazzino dei semi-lavorati e delle macchine usate. Abbiamo già tutti i progetti approvati che prevedono, dopo un’importante ristrutturazione, il trasferimento degli uffici e della produzione in quella sede, che sarà su tre livelli, mentre quella attuale diventerà un grande magazzino. L’intenzione era di trasferirci quest’anno, ma la mancanza di materie prime e il rallentamento dei cantieri edili ci hanno fatto perdere mesi preziosi: l’augurio è poter partire con i lavori entro prima dell’inverno e poterlo inaugurare nel 2023”.