REPORTAGE DI UNA GIORNATA CON IL TEAM DELL’INDUSTRIA DI TRISSINO PER ASSISTERE ALLE PROVE DI RIFINIZIONE SUI PELLAMI DI CONCERIA DANI DI ARZIGNANO [By MpaStyle]
Una giornata, quella di martedì 22 marzo, trascorsa nello stabilimento della GEMATA di Trissino (Vicenza), durante la quale lo staff di Tannery International è stato ospite dei tecnici e dirigenti aziendali per conoscere da vicino una delle realtà più importanti a livello internazionale, leader nella produzione di impianti per la rifinizione delle pelli, cuoio rigenerato, materiali sintetici e vetro. Una visita di grande interesse che ci ha portato nell’innovativo laboratorio di GEMATA, la sala prove nella quale sono state rifinite le pelli della Conceria Dani di Arzignano, una realtà leader nel settore conciario. Tra queste due eccellenze, entrambe con sede principale nel distretto di Arzignano, uno dei più importanti e strutturati al mondo, esiste una collaborazione da diversi anni, come viene spiegato negli altri articoli del Focus.
A seguirci durante le prove è stato Giovanni Posenato, che in GEMATA ricopre il ruolo di Area Manager. “Adesso stiamo procedendo ad una rifinizione che viene solitamente definita a “carta release” – ha spiegato durante la simulazione. Si tratta di un impianto GREENFINISH che si serve solitamente dei pellami con superficie smerigliata. Si inizia dall’operazione di spalmatura a rullo con GREENSTARs, con una quantità variabile di adesivo a base acqua (in questo caso 8 grammi sulla pelle). Questo consente di ottenere un prodotto uniforme sia per colore che per grana. La pelle attraversa il tunnel per arrivare, con l’adesivo non completamente asciutto, alla macchina successiva, chiamata “calandra di accoppiatura”, nella quale la pelle viene accoppiata alla carta con il prodotto chimico (2gr/pd) precedentemente spalmato ed asciugato. A questo punto, la pelle accoppiata alla carta entra in un altro tunnel a raggi infrarossi prima di arrivare alla fase conclusiva in cui l’operatore stacca fisicamente la pelle dalla carta. L’impianto è dotato di un sistema automatico che consente di pulire la carta dal prodotto chimico residuo, garantendo il suo riutilizzo decine di volte per rifinire nuovi pellami”.
“Il modello utilizzato – ha sottolineato Posenato – è la linea da laboratorio “GREENFINISH LAB”, utilizzata sia nelle grandi concerie che vogliono produrre campioni, sia in laboratori chimici. Lo stesso impianto, ma con i tunnel più lunghi, il modello “GREENFINISH SHORT”, viene proposto a concerie che non dispongono di grandi spazi. Ne abbiamo già venduti 10 in Italia lo scorso anno. Si tratta di un modello molto richiesto nel campo della pelletteria e della calzatura sia perché necessita di spazi minori, pur svolgendo tutte le funzioni della linea standard, sia perché consente di rifinire facilmente anche piccoli lotti di produzione. Tra i principali motivi di interesse vi è il fatto che questo tipo di rifinizione non produce pellami di scarto o di seconda scelta. La versione che abbiamo installato presso la Conceria DANI è, invece, una delle più lunghe in assoluto perché dotata di due teste per la spalmatura sulla carta e di tunnel di asciugaggio più lunghi per poter aumentare la velocità di produzione”.
Un tema su cui GEMATA è molto sensibile è lo sviluppo di tecnologie green per la difesa dell’ambiente. Ne abbiamo parlato, nel corso della stessa giornata, con la Responsabile Comunicazione e Marketing dell’azienda di Trissino Ida De Maria, che ha contribuito ad organizzare la visita nello stabilimento. Il suo compito non è solo quello di “raccontare” un’azienda meccanica ma un colosso dell’imprenditoria vicentina che rappresenta un punto di riferimento sotto il profilo della sostenibilità.
“Da sempre la nostra azienda – conferma la Dottoressa De Maria – pone particolare attenzione alla difesa dell’ambiente. Le nostre macchine nascono di per sé ecosostenibili perché utilizzano il rullo per spalmare il prodotto chimico sulla pelle. A differenza degli spruzzi si minimizzano le emissioni in atmosfera e nel contempo si riducono la quantità di prodotto chimico, di energia e di acqua utilizzati. Questo tipo di progettazione green è stata adottata quando di sostenibilità non parlava nessuno e c’erano normative meno stringenti rispetto ad ora. Una vision e una mission aziendali che sono state promosse anche attraverso la pubblicità: abbiamo la fortuna di avere come Direttore l’Ingegnere Gianni Maitan, che è un grande appassionato di fotografia naturalistica, pluripremiato in concorsi fotografici nazionali ed internazionali. Per caratterizzare tutta la nostra comunicazione, anche attraverso le campagne pubblicitarie, dal 1992 utilizziamo immagini di animali ripresi nel loro habitat naturale. Un messaggio chiaro per comunicare quanto le nostre macchine contribuiscano all’ecosostenibilità”.
Tale scelta, fatta in tempi non sospetti, ha sicuramente pagato, non solo in Italia ma anche all’estero. “In giro per il mondo – conclude la Responsabile Comunicazione e Marketing – riconoscono e apprezzano il nostro advertising naturalistico che viene proposto sia su tutte le maggiori testate specialistiche con comunicati stampa, foto e video sia durante la partecipazione alle maggiori fiere internazionali del settore”.