Fare Business con modelli alternativi del “Sistema Italia”

17 Settembre 2021

E’ possibile attivare forme di promozione e di networking a favore delle imprese del proprio comparto, aiutandole nello sviluppo del loro business e contemporaneamente attivare meccanismi virtuosi che riducano le disparità tra i cosiddetti “Paesi in via di Sviluppo” e i “Paesi Sviluppati/industrializzati”?

Una via è stata aperta da ASSOMAC e da ITA/ ICE Agenzia da alcuni anni con un modello sistemico certamente “alternativo” e capace di creare relazioni di lungo periodo connettendo l’industria italiana che ASSOMAC rappresenta e i Paesi importatori di tecnologie: i “Centri Tecnologici di Servizi”.

Un concept che da anni ITA/ICE Agenzia ha promosso, attraverso un meccanismo di finanziamento che si sta rivelando vincente, con ASSOMAC nei settori della Calzatura della Pelletteria e della Conceria.

 

"Il centro tecnologico di servizi è uno strumento fra quelli a disposizione dell'ICE-Agenzia per promuovere le imprese italiane su mercati in rapido sviluppo dove vi sia complementarietà con il modello economico italiano. Per questa ragione l'ICE-Agenzia ha colto l'opportunità di collaborare con Assomac per l'istituzione di centri tecnologici attraverso i quali accompagnare le imprese italiani produttrici di macchinari per le calzature, la pelletteria e la conceria in India, Vietnam e Pakistan. A distanza di tempo dalla loro costituzione, il modello ha provato di essere efficace garantendo alle filiere locali un solido e sostenibile sviluppo e per tale ragione, l'ICE-Agenzia continua a sostenere questo approccio strategico e la collaborazione con Assomac." Direzione Generale ITA/ ICE Agenzia, Roberto Luongo

Ma come funziona un “Centro Tecnologico di Servizi - CTS”?

 

Un CTS è un “piattaforma abilitante” lo sviluppo industriale dei settori dei Paesi Esteri dove questo è inserito.

Il CTS funziona come un “incubatore di competenze, tecnologie e conoscenza” proprio con l’obiettivo del trasferimento e applicazione delle miglior tecnologie avanzate e definite “Industry 4.0”, possedute dalla imprese italiane, e i relativi processi organizzativi e manageriali per il loro corretto utilizzo.

Un CTS funziona come un “Acceleratore” per il pieno sviluppo e il benessere delle persone, fornendo o incrementando le competenze tecniche e digitali e le “soft skill” e trasferendo quindi modalità sostenibili per l’ecosistema industriale locale.

Ogni Paese ha le proprie necessità, aspettative e una cultura industriale sulla quale non si può semplicemente appiccicare un modello di Centro tecnologico.

Per questo ASSOMAC e ITA AGENZIA (con il supporto tecnico della ONG PISIE) hanno sviluppato modalità di approccio che nascono dall’ascolto delle esigenze locali, tramite gli uffici DESK ITA nei Paesi Esteri e tramite la creazione di un TEAM (Joint Team) misto composto da un soggetto/ Associazione /Istituzione locale e dalla controparte italiana.

Da qui il processo di creazione del CTS prende avvio: la formulazione di un piano di azione specifico che prevede il reperimento delle risorse finanziare adeguate e l’analisi delle migliori e più fattibili tecnologie da implementare; l’identificazione delle competenze che bisogna migliorare o fornire e lo sviluppo di un piano di promozione e diffusione (nel Paese estero) delle opportunità di sviluppo tecnologico e sociale che il CTS può garantire.

“La sfida che ci siamo posti è sempre stata quella di poter favorire i macchinari fatti dai nostri Associati rispetto alla concorrenza, cercando di far capire che la soluzione alle esigenze produttive che ci venivano poste stavano nella capacità di saper utilizzare al massimo tali macchine. Ma mancavano le competenze tecniche, pratiche e le capacità organizzative per mettere a regime processi industriali complessi: da qui l’intuizione di costruire un Centro che potesse fornire tutto questo. Da un lato, la formazione alla persona e dall’altro macchinari e componentistica per mettere praticamente le mani e imparare a sfruttare al massimo le tecnologie. Da qui, il modello dei Centri Tecnologici di Servizi”. Direttore Generale ASSOMAC, Roberto Vago

Ma quali sono i vantaggi per le imprese italiane?

Poter beneficiare della presenza di un CTS nel Paese estero, da parte dell’impresa italiana, può diventare una leva commerciale e strategica di sicuro interesse:

  1. Il CTS può essere inteso come “base commerciale” da cui attivare azioni di business, in un’area specializzata e con costi contenuti, da cui far partire azioni di scouting del mercato locale.
  2. Il CTS è un Punto di riferimento locale specializzato nel settore, presso il quale si possono organizzare dimostrazioni tecniche pratiche dei propri macchinari e attività di formazione e promozione delle proprie tecnologie.
  3. Il CTS è un Osservatorio privilegiato perché co-gestito con l’Associazione di categoria o un partner istituzionale che è riferimento per il comparto. Qui si possono ottenere informazioni per conoscere le reali necessità del Paese, le future tendenze e le evoluzioni dei settori.

 

 I  4 pilastri di funzionamento di un CTS:

-Training

Lo sviluppo delle competenze dell’individuo è il principale pilastro di un CTS: risorse umane di alto livello, formate sono alla base del successo dell’iniziativa.

 -Demo-station

Uno spazio “dimostrativo” dove implementare macchinari, equipaggiamenti e tecnologie di processo,

Non semplicemente uno “Show room”, ma un ambiente dove facilitare il trasferimento di tecnologia.

-Networking

Un luogo di business e confronto, un ponte tra Italia e i Paesi Esteri,

palestre per imprenditori e tecnici del settore per diventare “centro di eccellenza” per l’industria e l’ecosistema civile e sociale intorno a questa.

Una rete di CTS internazionale per dialogare con tutto il mondo.

-Consultancy and Business Development

Lo Staff dei  CT fornisce consulenza e support alle aziende locali,  attraverso un portfolio di Servizi specifico.

 

Tramite le loro attività e il costante rapporto con PISIE ed Assomac, i Centri Tecnologici di Servizi e le diverse attività che svolgono di training e l’informazione/ formazione alle imprese straniere (a tutti i livelli di competenza), stanno diventando un fattore di successo per ottenere la preferenza nella scelta dei partner tecnologici italiani, con un attenzione ad un modello di sviluppo industriale più sostenibile e qualitativamente migliore.

Una via alternativa ad uno sviluppo industriale esiste e un Sistema “Italia” la sta già percorrendo.

 

I Centri Tecnologici di Servizi operativi

Ad Oggi, ASSOMAC con ITA Agenzia ha costituito tre Centri Tecnologici di Servizi, attivi in Vietnam, in India e in Pakistan. A questi si aggiungono altrettanti CTS “gemelli” nell’industria Tessile.

 

 PAKISTAN (2019)

“Italy Pakistan Footwear Technology Center – IPFTC” sviluppato in collaborazione con l’associazione PFMA (Pakistan Footwear Manufacturing Association) in Lahore, nasce con l’obiettivo di attuare un trasferimento tecnologico dall’Italia al Pakistan, di macchinari e relativo know-how, con l’ottica di favorire le attività di promozione e marketing delle imprese manifatturiere italiane.

Il centro tecnologico è strutturato in due parti, complementari tra loro: una dedicata ai sistemi di taglio, modelleria e prototipazione e l’altra comprende il laboratorio di test fisico meccanici per la qualità.

Il progetto prevede inoltre l’erogazione di attività di training/ formazione che vedono coinvolti professori e studenti, ma anche tecnici aziendali e imprenditori.

Il centro, insieme ad il nuovo centro per il design “Pakistan Shoe Design Hub” finanziato da UNIDO, funge da ponte di collaborazione tra i costruttori e fornitori di tecnologie italiani – cioè le aziende associate ad Assomac- e il settore calzaturiero e pellettiero del Pakistan: le collaborazioni che si stanno sviluppando, attraverso la realizzazione congiunta di training, seminari e attività di promozione, porteranno ad un miglior rapporto nel business tra i due Paesi.

INFO: https://pisie.it/ngo/blog/2021/07/14/pakistan-2021/

 

VIETNAM (2017)

“Italy-Vietnam Footwear Technology Center Italia” presso il Centro Tecnologico LEFASO e con la collaborazione dell’Istituto Tecnologico e del Commercio di Bing Duong, con il patrocinio del Ministero dell’Industria Vietnamita, il Ministero dello Sviluppo Economico italiano e l’Ambasciata italiana in Vietnam per il trasferimento di tecnologia per lo sviluppo di e per la gestione del processo di produzione nel calzaturiero. Questo Centro servizi per il settore calzaturiero è stato messo a disposizione di tutte le aziende del settore, attrezzato con tecnologia italiana, presso il quale si sono tenuti corsi di formazione indirizzati ai tecnici locali.

INFO: https://pisie.it/ngo/blog/2017/06/14/vietnam-it/

 

INDIA (2009)

Tanning Training & Service Centre Kolkata (TTSC). Il progetto, sponsorizzato dal Governo del West Bengal in partenariato con Council for Leather Exports, il Calcutta Leather Complex (CLC) e la Tanners’ Association di Calcutta, si inserisce nel quadro di sviluppo del “cluster” delle concerie di Calcutta, che si stanno trasferendo dalle zone urbane di Tiljala, Topsia e Pagla Danga, a Bantala, 15 km oltre i confini di Calcutta.

Il nuovo distretto offre infrastrutture, servizi logistici, depurazione delle acque reflue, miglioramento delle tecnologie attraverso assistenza tecnica, credito agli investimenti e formazione. Della formazione il principale protagonista è il GCELT (Government College of Engineering and Leather Technology), dislocato ai margini dell’area industriale del CLC e che è responsabile del Centro servizi interno al “Cluster”. L’obiettivo del progetto è di aggiornare il livello di specializzazione tecnologica degli insegnanti del GCELT che si occuperanno del centro servizi, attraverso corsi di aggiornamento che prevedono anche la creazione di un nuovo laboratorio tecnico sperimentale, completo di strumentazione per le analisi fisiche e chimiche delle pelli. I corsi coinvolgono i settori della chimica conciaria, dell’ingegneria, della riduzione dell’impatto ambientale e dei test di qualità in laboratorio di analisi.

INFO: https://pisie.it/ngo/

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