India International Leather Fair a Chennai

Dal 1 al 3 febbraio 2020 i fornitori di tecnologia sostenibile, Associati ASSOMAC saranno presenti in IILF a Chennai. Ma perché andare in India?

Un Paese con un’economia le cui riforme degli ultimi trent’anni hanno prodotto tassi di crescita invidiabili, dove però centinaia di milioni di indiani sopravvivono ancora con uno o due dollari al giorno. Una nazione che dimostra di muoversi autonomamente nel mondo multipolare, perseguendo al meglio i propri interessi, attraverso la presenza in raggruppamenti a volte antitetici (come Japan-USA-India (JAI) trilateral meeting e Shanghai Cooperation Organization (SCO) che comprende Cina, Russia, Kazakistan, Kirghizistan).

 “Make in India” per voler dimostrare che l’India è il posto migliore dove investire: le opportunità per gli non mancano di certo, ma l’India non è ancora la più facile e prima destinazione dove investire. Queste difficoltà sono soprattutto un’opportunità per i fornitori di tecnologia, se le aziende indiane del settore moda e pelle si dimostreranno attive nell’impegno verso l’innovazione digitale e l’automazione per ridurre gli sprechi e reagire rapidamente alle tendenze.

Le opportunità delle tecnologie Italiane in India:

1.Il Contesto Paese ha subito un rallentamento competitivo rispetto ai Paesi dell’area, come Bangladesh e Pakistan. Che la classe media indiana sia comunque in crescita, è un dato di fatto e sta orientando la produzione verso il mercato interno, cosicché il vasto (anche se obsoleto) settore manifatturiero ha sempre più bisogno di tecnologie aggiornate per le aziende della moda e della pelle.

2.La situazione geopolitica equidistante pone l’India in una condizione favorevole per qualsiasi posizionamento nelle catene del valore globali. Il commercio delle calzature e altri prodotti in pelle che in altri luoghi è rimodellato da nuove barriere, tensioni commerciali e incertezza, qui è un territorio libero, con nuove opportunità nel crescente commercio Sud-Sud e nel quadro degli accordi commerciali con USA e UE.

3.Nella popolazione cresce la preoccupazione per la sostenibilità, come nel resto del mondo e allo stesso modo consumatori e aziende si interrogano su come diminuire il proprio impatto sull'ambiente, sia in termini di recupero che in termini di assetti produttivi.

4. Le aziende locali più proattive si impegnano nell’innovazione digitale per diversificare il loro ecosistema e utilizzano l'automazione e l'analisi dei dati per produzioni in conto terzi, per ridurre gli sprechi e reagire rapidamente alle tendenze.