Matteo Zoppas, presidente dell'Agenzia Ice, afferma di seguire con attenzione l'impatto dei dazi sul commercio estero del Made in Italy, pur non partecipando direttamente ai tavoli decisionali. In considerazione della complessità della situazione attuale e delle numerose variabili in gioco, ritiene azzardato fare previsioni sull'impatto dei dazi. Pertanto, suggerisce di affrontare la questione con pragmatismo e senza allarmismi, attendendo gli sviluppi futuri.
Zoppas sottolinea l'impatto potenzialmente "altissimo" di un dazio del 25% sul Made in Italy. Tuttavia, esprime fiducia nei negoziati condotti a livello europeo dal ministro Tajani e dal premier Meloni. Confida che le misure annunciate dagli Stati Uniti possano essere ridimensionate, ricordando la resilienza dimostrata dall'export italiano durante la pandemia e la crisi energetica, con una crescita da 480 a 624 miliardi di euro tra il 2019 e il 2024.
Zoppas evidenzia l'obiettivo di raggiungere i 700 miliardi di euro di export nel più breve tempo possibile, implementando misure mirate a compensare gli eventuali dazi, soprattutto negli USA. Sottolinea l'importanza di mantenere elevata la capacità di ricerca e sviluppo per la competitività, citando l'esempio del Friuli-Venezia Giulia, con un forte export verso gli USA. Pur riconoscendo il potenziale impatto dei dazi, ribadisce che fare previsioni precise è azzardato. [Fonte: it.fashionnetwork.com]
