Gli effetti della guerra fermano la produzione industriale che a marzo scende di –1,5%, portando la variazione per il 1° trimestre 2022 a –2,9%.
Le dinamiche inedite dei prezzi delle commodity, con particolare riferimento al rincaro del gas naturale che esibisce tassi di variazione a 4 cifre (+1217% in media nel periodo del conflitto sul pre-Covid) e quello del Brent, che è a 3 cifre (+104%), misurano l’ordine di grandezza dello shock di offerta che sta colpendo l’attività economica italiana ed europea.
Indici di sentiment sull’attività imprenditoriale e di fiducia, in flessione a marzo, preannunciano rilevanti ripercussioni sull’effettiva capacità di tenuta delle imprese nei prossimi mesi.